Sul lato meridionale della piazza Nuova (attuale piazza Ariostea), sorge un lungo complesso porticato, oggi noto come palazzo Rondinelli.
Precedentemente all’acquisto da parte dei conti Rondinelli (avvenuto nel 1524 e, per la parte mancante, nel 1632) l’edificio era costituito da due diverse unità immobiliari: l’una appartenente all’ufficiale alle munizioni e fabbriche Giovan Francesco Stancari, l’altro a Giovanni Roncagalli. Le fondazioni e le opere in muratura dell’intero complesso, lungo 84 m., furono costruite tra il 1494 e il 1495 da Biagio Rossetti e pagate dalla camera marchionale. Nell’ottobre dello stesso anno, Giovanni Roncagalli, stipulava il contratto con il lapicida Gabriele Frisoni da Mantova per la realizzazione delle opere lapidee del suo proprio palazzo (le tredici arcate a sinistra). Il lapicida doveva seguire le indicazioni del pittore Ercole de' Roberti. Nonostante il maggior aggiornamento di questa porzione dell’edificio rispetto a quella di Stancari, è evidente la volontà di uniformità che sottende il progetto e la volontà di Ercole I d’Este di creare, con il lungo porticato, un foro all’antica.